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martedì 13 febbraio 2018

La terapia unificata di tutto - Maurizio Forza

Tutta la materia deriva dall’esplosione di quel nucleo iperdenso iniziale attraverso il Big Bang. Le leggi fisiche hanno imposto un progressivo rallentamento e raffreddamento delle alte energie inizialmente emesse da quella esplosione. Ciò ha permesso l’aggregarsi delle molecole che poi hanno interagito tra di loro. Questa iniziale formazione di particelle e poi molecole deriva, come abbiamo spiegato, dall’osservazione focalizzata ed intenzionale delle funzioni d’onda quantistiche che caratterizzavano i momenti antecedenti alla destabilizzazione di quel nucleo che se ne era rimasto tranquillo fuori dal tempo e dallo spazio e vai a sapere per quanti eoni. Il collasso della funzione d’onda, ossia il momento in cui un’onda di sola possibilità diventa qualcosa di reale e tangibile, parte dall’effetto osservatore quantistico. Questa entità, in pratica, mette in moto quei meccanismi che fanno sì che l’osservazione di come una cosa potrebbe essere lo diventi poi in realtà: essa impone una particolare configurazione dello spazio, del tempo e della materia attingendo da tutte le possibilità esistenti solo in teoria e che “vivono” in quello che viene definito lo spazio delle varianti. Questo è una sorta di ambiente virtuale dove ci sono le idee di come tutte le cose potrebbero essere, ma dove nessuna di esse è davvero ancora stata sperimentata per come, appunto avrebbe potuto essere.

… queste variabili osservate tra le tante, attraverso il rallentamento e raffreddamento dell’energia uscente dal primo momento dell’osservazione cominciano a scendere lungo le scale delle frequenze dell’energia stessa ed entrano nel reame tridimensionale nel quale siamo ora.

Siamo fatti ad immagine e somiglianza degli Dei.
Quindi se la materia per funzionare e, soprattutto, per restare aggregata ha bisogno di un’idea specifica secondo la quale strutturarsi, si spiega la necessità del dover avere delle strutture specifiche, dei canali preferenziali, dove queste idee retaggio dell’evoluzione, possano restare coerenti durante tutta la vita dell’essere vivente e della struttura materica.

Del resto avevamo già visto come già dalle prime fasi delle divisioni cellulari quello che succede è che la materia che si divide e si replica lo fa attraverso la coerenza informativa come sé stessa mantenuta da linee energetiche, di luce per quello che queste immagini ci consentono di capire.

Basterebbe smetterla di chiamarli Meridiani e cominciare a dar loro il nome che gli è proprio e che ne spiega per altro la loro funzione ma soprattutto la loro NECESSITÀ.

Sono linee di campo, linee di equivalenza elettromagnetica di coerenza frequenziale. Sono linee di pensiero strutturato specificatamente organizzate per permettere lo svolgimento delle funzioni per le quali la materia è pensata. Per come si è costruita, si deve mantenere automaticamente organizzata affinché tali funzioni possano essere svolte.

Sono veramente da considerare una necessità fisica di strutturazione di pensiero che, affinché resti costante e coerente nel corpo, devono fin dal principio della progettazione delle prime fasi, restare presenti e stabili.

Perché la materia resti aggregata in forma tangibile, i canali contenenti l’idea che la materia sta sperimentando, devono continuare a racchiuderla in forma energeticamente stabile e quindi elettricamente coerente a quella originaria.

Senza l’idea di base mantenuta stabile, la materia semplicemente si disgregherebbe. Sono una necessità, non un orpello spiritualistico per fanatici della new age orientale.

Pura coerenza fisica. Per come la materia si struttura qui sulla terra.

In buona sostanza sono il servo-sistema di base della scheda madre del nostro computer biologico. Secondo le idee in essa contenute (perché ricordiamo che le idee sono informazioni, quindi frequenze che devono propagarsi attraverso qualcosa), la materia si definisce e differenzia fin dai suoi primi movimenti di divisione. Questa configurazione continuerà fino al momento in cui si renderà conto di non servire più allo scopo originario, che era quello di verificare la fattibilità tridimensionale di un’idea esistente nello spazio delle varianti. E da lì il corpus di base dello scorso libro nel quale si è cercato di dimostrare come, per non dare più la necessità al corpo umano di dover morire, fosse sufficiente continuare a ricercare nuovi PARADIGMI DI SCOPERTA NON ANCORA SPERIMENTATI. Questo affinché la materia stessa dovesse ristrutturarsi sempre in forme nuove, non ancora sperimentate, e quindi vergini e nuove. Ecco nascere il concetto di staminali indifferenziate da differenziare a nostra precisa volontà.

Tutta la medicina tradizionale energetica pone una suddivisione nelle 24 ore di “picchi” di attività che definiscono 12 meridiani principali così suddivisi:
ore 3.00-5.00             POLMONE
ore 5.00-7.00             INTESTINO CRASSO
ore 7.00-9.00             STOMACO
ore 9.00-11.00           MILZA/PANCREAS
ore 11.00-13.00          CUORE
ore 13.00-15.00         INTESTINO TENUE
ore 15.00-17.00         VESCICA
ore 17.00-19.00         RENI
ore 19.00-21.00         MAESTRO DEL CUORE (GENITALI e PERICARDIO)
ore 21.00-23.00         TRIPLICE RISCALDATORE (TIROIDE e SURRENI)
ore 23.00-1.00           VESCICOLA BILIARE (CISTIFELLEA)
ore 1.00-3.00              FEGATO

MANTENERE IL FOCUS SULLA FISICA EVOLUTIVA
Schematizziamo per essere chiari:
  • Un osservatore collassa una funzione d’onda.
  • La funzione d’onda struttura la molecola in modo coerente.
  • Se l’osservazione (e quindi l’idea) viene mantenuta, allora le molecole si aggregano sempre di più tra di loro strutturandosi in modalità sistematizzata.

Ecco perché dopo 13,7 miliardi di anni di sperimentazioni delle leggi fisiche e quindi chimiche (e solo 4,4 miliardi per questa Terra) è rimasto indispensabile mantenere nel corpo una sorta di autostrada specifica per ciascuna delle idee già avute, già sperimentate e soprattutto già validate (dato che siamo ancora vivi).

Ecco quindi la necessità dei meridiani e quindi anche dei relè cerebrali, responsabili della comunicazione tra le idee frequenziali contenute nei canali stessi. E quindi anche delle parti anatomiche ad essi rispondenti.
Questo è il senso di quelle linee che abbiamo osservato nell’immagine della divisione cellulare al microscopio.

In buona sostanza i meridiani sono le linee di capo del corpo umano grazie alla quale la materia “corpo umano” si struttura per portare avanti il progetto di evoluzione iniziato con il Big Bang.

La nostra esistenza è un grande esperimento su scala intergalattica e divina di verifica dell’espressione delle idee sul piano dell’esperienza.
Ecco il vero libero arbitrio: poter decidere SE, e di COSA continuare a fare esperienza. E noi possiamo scegliere tra ciò che potrebbe essere se la creazione continuasse ad espandersi. La buona notizia è che, con o senza di noi, essa sta proprio continuando a farlo. Quindi il nostro set di possibilità è virtualmente infinito: di conseguenza, niente fine di possibilità di sperimentazione significa nessuna possibilità di morire davvero.
Nello specifico quindi, dopo la grande esplosione/implosione e di conseguenza dopo l’arrivo dei fulmini che hanno dato avvio alle reazioni molecolari dei composti organici del brodo di Oparin e, dopo la fecondazione della cellula uovo, le idee da esprimere sono state:

  • SONO SOLO
  • DEVO TROVARE QUALCOSA DA QUALCHE PARTE
  • LO PRENDO
  • LO SCINDO
  • LO MANDO IN CIRCOLO TRA IL RESTO
  • LO ASSORBO
  • È ROBA MIA
  • LO MARCHIO E LO DELIMITO
  • MI MOLTIPLICO
  • DEVO ANDARE PIÙ IN LÀ
  • RIPRENDO E RISCINDO TUTTO
  • RIPORTO TUTTO ALL’ORIGINE

Nel corpo umano quelle idee di stampo fisico biologico si evidenziano in meccanismi anche dopo la fuoriuscita dal canale del parto. Il bambino appena nato inizia quindi a ripercorrere le solite 12 tappe:

  • SONO SOLO.
  • DEVO TROVARE IL CIBO DATO CHE PRIMA MI ARRIVAVA IN AUTOMATICO E ADESSO DEVO CERCARLO.
  • PRENDO IL CIBO CON LA SUZIONE.
  • LO SCINDO.
  • LO FACCIO AVANZARE IN CIRCOLO.
  • LO ASSORBO.
  • LO RICOMPONGO SECONDO IL MODELLO DELLE MIE STESSE MOLECOLE ORGANICHE.
  • RIAGGREGO TUTTO IN MOLECOLE COMPLESSE PER CRESCERE E RINFORZARMI.
  • COMINCIO A REPLICARE ME STESSO.
  • SPERIMENTO CIÒ CHE È FUORI.
  • RECUPERO LE INFORMAZIONI ESPERIENZIALI CHE ARRIVANO COME MOLECOLE ORGANICHE (ORMONI).
  • RIPORTO LE INFORMAZIONI ALL’INTERNO DEL CIRCUITO INTERPRETATIVO.

Le funzioni fisiologiche specifiche che permettono il dispiegarsi di quelle necessità nel corpo umano sono ovviamente riconducibili a 12 meccanismi di base:

  • RICAPTAZIONE DEI LIQUIDI ATTRAVERSO I TUBOLI COLLETTORI RENALI.
  • CAPTAZIONE DELLA SEROTONINA PER REGOLARE L’ATTIVITÀ CIRCADIANA DIURNA, MOMENTO IN CUI DOVREMMO NUTRIRCI.
  • IMMAGAZZINAMENTO DEL CIBO ATTRAVERSO IL CANALE DIGESTIVO VERSO LO STOMACO.
  • REGOLAZIONE ENZIMATICA PER PERMETTERE LE OPERAZIONI DI SCISSIONE AD ENZIMATICA.
  • AUMENTO DELLA CIRCOLAZIONE PER PERMETTERE L’ATTIVITÀ COMPLESSA DELLA PERISTALSI E AUMENTO DELLA PRESENZA DELL’OSSIGENO PER LE OPERAZIONI DIGESTIVE.
  • ASSORBIMENTO DEI NUTRIENTI.
  • ESPULSIONE DEI CATABOLITI DELL’ATTIVITÀ SVOLTA.
  • FILTRAZIONE RENALE CHE IDENTIFICA COSA DEVE ESSERE RILASCIATO E COSA INVECE TRATTENUTO.
  • AZIONE DEGLI ORMONI SESSUALI CHE DANNO LO START ALLE NECESSITÀ REPLICATIVE PRO-SPECIE.
  • AUMENTO DEL METABOLISMO PER ACCELERARE LE ATTIVITÀ DEL CORPO VERSO L’ESTERNO.
  • CREAZIONE DELLA BIODISPONIBILITÀ DI ACIDI GRASSI PER LA FORMAZIONE DELLE STRUTTURE IMPLICATE NELLA NEUROTRASMISSIONE ESPERIENZIALE (ORMONI, GUAINE, GLIA …).
  • REGOLAZIONE DI VITAMINE E COENZIMI CHE COORDINANO LE FUNZIONI DI TIPO INFORMATIVO CHE CAPTIAMO PER L’ADATTAMENTO ALL’AMBIENTE. 

Gli organi che hanno avuto quindi la necessità di formarsi per permettere l’adempimento delle funzioni appena citate che erano al servizio della sperimentazione delle idee fisiche sono quindi stati:

  • POLMONI: SISTEMA ANGIOTENSINA.
  • INTESTINO CRASSO: CAPTAZIONE DI SEROTONINA E FORMAZIONE DI ENTERAMINA.
  • STOMACO: ASSUNZIONE DI CIBO.
  • MILZA/PANCREAS: RILASCIO DI ENZIMI E ORMONI REGOLATORI DELLA DIGESTIONE.
  • CUORE: POMPA CIRCOLATORIA.
  • INTESTINO TENUE: ASSORBIMENTO DI NUTRIENTI.
  • VESCICA: RILASCIO DI URINA.
  • RENI: FILTRAZIONE PLASMATICA.
  • GENITALI: FUNZIONI SESSUATE.
  • TIROIDE: AUMENTO DI ATTIVITÀ METABOLICA.
  • CISTIFELLEA: ENZIMI BILIARI PER SCISSIONE DEI GRASSI.
  • FEGATO: REGOLAZIONE COENZIMATICA E VITAMINA (A.D.E.K.).

Ricordate come qualche pagina fa vi ho accennato al susseguirsi dei meridiani nell’arco della giornata? 

Questa è l’espressione biologica degli schemi di generazione della materia a partire dal Big Bang. Il corpo umano ne è una delle tante derivazioni, forse la più complessa ed evoluta sul pianeta, ma pur sempre una derivazione di esso resta. Lo schema è lo stesso e si ripete su ricorsività frattale e di conseguenza ci si deve attenere.

Fonte: La terapia unificata di tutto di Maurizio Forza


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