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martedì 11 luglio 2017

DIANETICS - L. Ron Hubbard

L’engram non è un ricordo: è una traccia cellulare di registrazioni incisa profondamente nella struttura del corpo stesso.
Ciò di cui era capace una cellula era già stato verificato. Si trovò che un organismo monocellulare non divide soltanto la propria sostanza, ma cede anche tutta la sua esperienza alla progenie, come fa una matrice coni suoi duplicati. Ora questa è una peculiarità degli organismi monocellulari: sopravvivono come identità. Ognuno è in prima persona il suo predecessore.

La cellula A si divide dando luogo ad una prima generazione; questa è ancora la cellula A. La seconda generazione (seconda suddivisione) crea un’entità che è ancora la cellula A. venendo a mancare la necessità di processi laboriosi, quali la costruzione, la nascita e lo sviluppo, prima della riproduzione, la monocellula si limita a suddividersi. Si può senz’altro ipotizzare che ogni cosa imparata sarà poi contenuta nella nuova generazione. La cellula A muore ma, attraverso le generazioni successive, anche la più recente è ancora la cellula A. La credenza dell’uomo che egli continuerà a vivere nella sua progenie forse deriva da questa identità nella procreazione cellulare. Un’altra possibilità interessante è che anche i neuroni esistono in embrione (embrione: stato primitivo o non sviluppato di qualcosa) nello zigote e i neuroni non si suddividono, ma sono simili ad organismi (può darsi sia il virus il loro fondamento).

Dianetics, in quanto studio delle funzioni e scienza della mente, non ha bisogno di ipotesi strutturali. L’unico test è: questo fatto funziona oppure no? Se funziona allora diventa una realtà scientifica. L’engram prenatale è una realtà scientifica. 

In Dianetcs impariamo che solo i momenti di “incoscienza”, lunghi o brevi di maggiore o minore profondità che siano, possono contenere degli engram. Quando una persona è resa “incosciente”, per persone vicino a lei reagiscono più o meno in base a quanto dettano i loro engram: infatti l’”incoscienza” è molto spesso causata dalle drammatizzazioni altrui un Clear, quindi, potrebbe essere reso incosient5e da un aberrato che sta drammatizzando e la drammatizzazione dell’engram dell’aberrato entrerebbe, come engram, nel Clear stesso.
I meccanismi sono semplici. La gente sotto stress, se aberrata, drammatizza gli engram. Tale drammatizzazione può comprendere il ferimento di un’altra persona e il renderla più o meno “incosciente”. La persona “incosciente” riceve allora quella drammatizzazione sotto forma di engram.  
Questo non è l’unico modo in cui si diffonde l’aberrazione. La gente, sul tavolo operatorio, sotto anestesia, è costretta a subire le conversazioni più o meno aberrate dei presenti. Queste conversazioni entrano nella persona “incosciente” come engram. Nello stesso modo, la situazione di emergenza creata da in incidente può stimolare le persone che ne sono spettatori e dal libero sfogo alle proprie drammatizzazioni e se una persona è “incosciente” a causa dell’incidente, riceve un engram. 

Genitori aberrati certamente contagiano i loro figli con i propri engram. 

L’engram in effetti è una cosa semplicissima: è un momento durante il quale il potere della mente analitica vene “attenuato” dal dolore fisico, dagli stupefacenti o da latri mezzi e il deposito reattivo è aperto e pronto a ricevere una registrazione. Quando questa ha un contenuto verbale, diviene gravemente aberrativa. Quando contiene il livello emozionale di antagonismo, diviene distruttiva. Quando il suo contenuto è pesantemente pro-sopravvivenza, è certamente in grado di sconvolgere totalmente la vita di un individuo. È l’engram ciò che, al di là di tutto il resto, determina il destino. Esso dice all’Uomo che non riuscirà a sopravvivere e così lui fa in modo di trovare molte vie per eseguire ciò che gli è stato ordinato. L’engram gli comanda di provare piacere solo fra i membri di un’altra razza e così lui va tra loro e abbandona la propria. Esso gli comanda di uccidere per vivere e lui uccide. E ancor più sottilmente, l’engram si propaga come un’onda da un episodio all’altro per causare la catastrofe che ordina.

Gli engram non sono ricordi, ma registrazioni a livello cellulare.

Dianetics si serve di un meccanismo del cervello che l’Uomo, in generale, non sapeva di possedere. È un processo del pensiero innato che ognuno possiede e he evidentemente veniva usato in tutti i processi di pensiero, ma che, per una qualche strana svista, l’Uomo non aveva mai scoperto prima d’ora. Basta che una persona venga a conoscenza del fatto di possedere questa nuova facoltà perché riesca a pensare meglio di prima e, per apprendere questa facoltà, non ci vogliono più di dieci minuti.
Non crediate però di poter evitare ogni disagio ai vostri pazienti. Questo non è affatto vero. L’opera dell’auditor, quando intercetta engram che non si riesce a “sollevare”, può causare al paziente dei mal di testa, vari dolori e malesseri e persino leggere malattie anche quando il lavoro è svolto accuratamente.
Affrontare un engram, servendosi delle rêverie[1], è cosa assai diversa dalla restimolazione di un engram che avviene nella vita. L’engram è un personaggio maligno e potente soltanto sino a quando non lo si intercetta. Quando è ben piazzato ed in attività, può venire restimolato e causare, così, innumerevoli malattie mentali e fisiche. Ma affrontarlo servendosi della rêverie significa affrontarlo su un nuovo circuito, un circuito che lo disarma. Il potere dell’engram risiede, in parte, nella paura dell’ignoto: la conoscenza, di per sé stessa, porta stabilità.


Fonte Dianetics di L. Ron Hubbard




[1] Stato in cui la memoria è molto buona, in cui si può fare una certa cosa che prima non si poteva fare. La persona è più che sveglia, ma semplicemente chiedendole di chiudere gli occhi è, tecnicamente, in rêviere.