L’engram non è un ricordo: è una traccia cellulare di registrazioni
incisa profondamente nella struttura del corpo stesso.
Ciò di cui era capace una cellula
era già stato verificato. Si trovò che un organismo monocellulare non divide
soltanto la propria sostanza, ma cede anche tutta la sua esperienza alla
progenie, come fa una matrice coni suoi duplicati. Ora questa è una peculiarità
degli organismi monocellulari: sopravvivono come identità. Ognuno è in prima
persona il suo predecessore.
La cellula A si divide dando
luogo ad una prima generazione; questa è ancora la cellula A. La seconda
generazione (seconda suddivisione) crea un’entità che è ancora la cellula A.
venendo a mancare la necessità di processi laboriosi, quali la costruzione, la
nascita e lo sviluppo, prima della riproduzione, la monocellula si limita a
suddividersi. Si può senz’altro ipotizzare che ogni cosa imparata sarà poi
contenuta nella nuova generazione. La cellula A muore ma, attraverso le
generazioni successive, anche la più recente è ancora la cellula A. La credenza
dell’uomo che egli continuerà a
vivere nella sua progenie forse deriva da questa identità nella procreazione
cellulare. Un’altra possibilità interessante è che anche i neuroni esistono in
embrione (embrione: stato primitivo o non sviluppato di qualcosa) nello zigote
e i neuroni non si suddividono, ma sono simili ad organismi (può darsi sia il virus
il loro fondamento).
Dianetics, in quanto studio delle
funzioni e scienza della mente, non ha bisogno di ipotesi strutturali. L’unico
test è: questo fatto funziona oppure no? Se funziona allora diventa una realtà
scientifica. L’engram prenatale è una realtà scientifica.
In Dianetcs impariamo che solo i momenti
di “incoscienza”, lunghi o brevi di maggiore o minore profondità che siano,
possono contenere degli engram. Quando una persona è resa “incosciente”, per
persone vicino a lei reagiscono più o meno in base a quanto dettano i loro
engram: infatti l’”incoscienza” è molto spesso causata dalle drammatizzazioni
altrui un Clear, quindi, potrebbe essere reso incosient5e da un aberrato che
sta drammatizzando e la drammatizzazione dell’engram dell’aberrato entrerebbe,
come engram, nel Clear stesso.
I meccanismi sono semplici. La
gente sotto stress, se aberrata, drammatizza gli engram. Tale drammatizzazione
può comprendere il ferimento di un’altra persona e il renderla più o meno “incosciente”.
La persona “incosciente” riceve allora quella drammatizzazione sotto forma di
engram.
Questo non è l’unico modo in cui
si diffonde l’aberrazione. La gente, sul tavolo operatorio, sotto anestesia, è
costretta a subire le conversazioni più o meno aberrate dei presenti. Queste
conversazioni entrano nella persona “incosciente” come engram. Nello stesso
modo, la situazione di emergenza creata da in incidente può stimolare le
persone che ne sono spettatori e dal libero sfogo alle proprie drammatizzazioni
e se una persona è “incosciente” a causa dell’incidente, riceve un engram.
Genitori
aberrati certamente contagiano i loro figli con i propri engram.
L’engram in effetti è una cosa semplicissima:
è un momento durante il quale il potere della mente analitica vene “attenuato”
dal dolore fisico, dagli stupefacenti o da latri mezzi e il deposito reattivo è
aperto e pronto a ricevere una registrazione. Quando questa ha un contenuto
verbale, diviene gravemente aberrativa. Quando contiene il livello emozionale
di antagonismo, diviene distruttiva. Quando il suo contenuto è pesantemente
pro-sopravvivenza, è certamente in grado di sconvolgere totalmente la vita di
un individuo. È l’engram ciò che, al di là di tutto il resto, determina il
destino. Esso dice all’Uomo che non riuscirà a sopravvivere e così lui fa in
modo di trovare molte vie per eseguire ciò che gli è stato ordinato. L’engram
gli comanda di provare piacere solo fra i membri di un’altra razza e così lui
va tra loro e abbandona la propria. Esso gli comanda di uccidere per vivere e
lui uccide. E ancor più sottilmente, l’engram si propaga come un’onda da un
episodio all’altro per causare la catastrofe che ordina.
Gli engram non sono ricordi, ma
registrazioni a livello cellulare.
Dianetics si serve di un meccanismo
del cervello che l’Uomo, in generale, non sapeva di possedere. È un processo
del pensiero innato che ognuno possiede e he evidentemente veniva usato in
tutti i processi di pensiero, ma che, per una qualche strana svista, l’Uomo non
aveva mai scoperto prima d’ora. Basta che una persona venga a conoscenza del fatto
di possedere questa nuova facoltà perché riesca a pensare meglio di prima e,
per apprendere questa facoltà, non ci vogliono più di dieci minuti.
Non crediate però di poter
evitare ogni disagio ai vostri pazienti. Questo non è affatto vero. L’opera
dell’auditor, quando intercetta engram che non si riesce a “sollevare”, può
causare al paziente dei mal di testa, vari dolori e malesseri e persino leggere
malattie anche quando il lavoro è svolto accuratamente.
Affrontare un engram, servendosi
delle rêverie[1],
è cosa assai diversa dalla restimolazione di un engram che avviene nella vita.
L’engram è un personaggio maligno e potente soltanto sino a quando non lo si
intercetta. Quando è ben piazzato ed in attività, può venire restimolato e
causare, così, innumerevoli malattie mentali e fisiche. Ma affrontarlo
servendosi della rêverie significa affrontarlo su un nuovo circuito, un
circuito che lo disarma. Il potere dell’engram risiede, in parte, nella paura
dell’ignoto: la conoscenza, di per sé stessa, porta stabilità.
Fonte Dianetics di L. Ron Hubbard
[1] Stato in
cui la memoria è molto buona, in cui si può fare una certa cosa che prima non
si poteva fare. La persona è più che sveglia, ma semplicemente chiedendole di
chiudere gli occhi è, tecnicamente, in rêviere.